Praticare yoga può aiutare a ridurre i livelli di stress e ad alleviare i sintomi ad esso correlati. Ricorrendo ad esercizi di respirazione, meditazione e asana che favoriscono benessere mentale e fisico, la pratica regolare ha un impatto positivo sulla risposta del corpo allo stress e sulle funzioni cognitive.
La ragione è, innanzitutto, di tipo scientifico: secondo uno studio condotto dalla Harvard Medical School, infatti, fare yoga riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, e quindi migliora la risposta di corpo e mente a stati di nervosismo e ansia.
La respirazione, una componente chiave dello yoga, aiuta a rilassare il corpo e la mente, riducendo la frequenza cardiaca e aumentando il flusso di ossigeno al cervello, mentre la meditazione agevola la gestione delle emozioni. In questo senso, la pratica favorisce maggiore empatia: lo yoga limita il rischio di isolamento emotivo, migliorando la connessione con gli altri, attraverso condivisione e gratitudine.
Le asana alleviano la tensione muscolare e migliorano la flessibilità del corpo. In particolare, posizioni come Adho Mukha Svanasana (posizione del cane a testa in giù) e la Balasana (posizione del bambino) sono state dimostrate efficaci nel ridurre lo stato di ansia in numerosi soggetti sottoposti a carichi di stress importanti. L’esecuzione delle asana aiuta a rilasciare tensione e rigidità, soprattutto nelle aree che tendono a contrarsi a causa dello stress, come spalle, collo e bassa schiena.
Essere consapevoli del proprio corpo e concentrati sulle posizioni, inoltre, funziona anche come pratica di consapevolezza che può placare una mente in corsa, riducendo distrazioni, ansie e preoccupazioni. Con una regolare pratica dello yoga, questi effetti sono concreti e portano a una maggiore resilienza e a una migliore capacità nella gestione dello stress.
Secondo ricerche recenti, lo yoga produce anche benefici in termini di funzioni neurocognitive. Uno studio del 2017, pubblicato sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience, ha rilevato che la pratica regolare può favorire l’attenzione e la memoria, che possono essere influenzate negativamente dallo stress cronico. Secondo altri studi, ancora in fase embrionale, praticare regolarmente stimolerebbe addirittura la neurogenesi, cioè la produzione di nuovi neuroni. Ciò potrebbe tradursi in miglioramenti cognitivi, in particolare per quanto riguarda l’apprendimento.